Facendo seguito all’incontro del 10 marzo per l’inaugurazione della nuova sede di Fondazione ‘Il Sangue’, il presidente di Regione Lombardia avv. Attilio Fontana visiterà la Casa di Comunità di via Rugabella venerdì 23 maggio pv alle ore 12.

Saranno presenti il direttore generale dell’ATS Milano dottor Walter Bergamaschi, il direttore di Asst Fatebenefratelli-Sacco dott.ssa Maria Grazia Colombo e il direttore socio-sanitario dottor Enrico Frisone, e il direttore della Casa di Comunità dottor Roberto Infurna.

 La visita sarà anche l’occasione per incontrare i medici che operano nella Casa di Comunità e presentare al Presidente Fontana l’App ‘Libretto della Salute’ realizzato da Fondazione ‘Il Sangue’ e in via di sperimentazione proprio presso la Casa di via Rugabella. La sperimentazione della App è il primo passo per la realizzazione di un più ampio progetto-proposta per la valorizzazione della prevenzione primaria a basso costo, riportato di seguito.

Una proposta per migliorare la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario

Girolamo Sirchia

L’enorme progresso tecnologico degli ultimi anni ha generato possibilità di diagnosi e cura mai visti prima, ma questa crescita di conoscenze si accompagna ad un’esplosione di costi per il nostro Servizio Sanitario che lo rendono insostenibile. Il Servizio Sanitario Regionale in particolare si trova stretto tra le difficoltà del Governo centrale di aumentare il finanziamento della sanità e la pressione degli assistiti per accedere alle nuove cure che la scienza e l’industria farmaceutica mettono a disposizione. A molti sembra che per evitare il fallimento del Servizio Sanitario Regionale si debba percorrere la via della prevenzione primaria a basso costo, tesa ad identificare nei soggetti in buone o discrete condizioni di salute (ossia coloro che possono condurre una vita normale, senza importanti limitazioni) gli individui più a rischio di sviluppare clinicamente una delle patologie maggiori nel prossimo futuro (normalmente nei prossimi 5-10 anni), onde correre ai ripari seguendo gli interessati e concentrando su di essi gli sforzi per indurre cambiamenti nel loro stile di vita e ad altri possibili rimedi. Ricordo che il 60% della patologia maggiore (malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, polmonari e tumori) è provocato da stili di vita non salutari, modificabili (specie fumo, alcolici, sedentarietà e alimentazione scorretta). Per fare questo abbiamo bisogno di utilizzare biomarcatori molto predittivi a basso costo; molti di questi sono già disponibili e sono prevalentemente strumentali. Noi tra gli altri riteniamo che si debba insistere anche su marcatori clinici iniziando dalla storia del soggetto che ancora oggi, come nel passato, viene ritenuta fondamentale per orientare il medico e indirizzarlo verso la corretta prevenzione.  La raccolta di un’accurata anamnesi in occasione della prima visita richiede però molto tempo e oggi il tempo a disposizione del medico è molto limitato. Per questo abbiamo pensato di verificare se una App “Libretto della Salute”, autogestita, compilata dal soggetto a casa prima dell’incontro col medico con l’aiuto dei familiari, ed eventualmente di una figura sanitaria, possa essere un modo di conciliare la necessità di completezza dei dati raccolti col limitato impiego di tempo medico. Il soggetto in esame sarà l’unico depositario dei suoi dati e avrà la facoltà di trasferirli al medico curante e ad altri specialisti nel rispetto della necessaria riservatezza al fine di promuovere la sua salute e prevenire o ritardare la comparsa clinica di malattia. Una prova di fattibilità è stata autorizzata dall’Autorità sanitaria presso la Casa di Comunità di via Rugabella, in collaborazione con la Fondazione Il Sangue di Milano [che ha finanziato la realizzazione di una App ora in versione beta (scaricabile da Google Store) e che finanzierà le versioni successive], e con alcuni Medici di Medicina Generale ai quali si aggiungono alcuni internisti di grande esperienza proposti dalla Fondazione Il Sangue. Una volta verificata la fattibilità, il piano d’azione è quello di utilizzare algoritmi di intelligenza artificiale per individuare quali associazioni di fattori anamnestici, clinici, strumentali, tra loro variamente combinati e associati anche a fattori socio-economici, possono meglio predire, e quindi prevenire, la comparsa clinica delle patologie più gravose (vedi Nota allegata).

Se questa proof of concept sarà positiva, si potrà probabilmente offrire all’Autorità sanitaria uno strumento per limitare la continua crescita della spesa, ma anche per intervenire con provvedimenti di contenimento sui determinanti commerciali di salute, che notoriamente spingono con incessanti strumenti di marketing al consumo di prodotti spesso nocivi per la salute. Tutto ciò è possibile, ed è possibile in tempi inferiori ai 5 anni, come dimostrato dall’ottimo lavoro del WHO Regional Office for Europe (Galea G et al, Lancet Regional Health Europe, pubblicato online il 24/3/2025), ricorrendo ad interventi di dimostrata costo-efficacia (cosiddetti quick buys). La salute notoriamente non dipende che in parte dal Servizio Sanitario e altri fattori devono essere presi in considerazione;  in particolare, oltre ai determinanti socio-economici, quelli ambientali quali: riscaldamento globale e inquinamento dell’aria e degli alimenti che in modo sinergico tanto minacciano la salute e la vita stessa del creato. Per questi fattori di rischio i rimedi sono ancora incerti, ma almeno potremmo insieme costruire un piano d’azione e iniziare un percorso di contrasto.

Infine la prova di fattibilità in corso esplora anche come stimolare l’amore per la ricerca nella Medicina Territoriale, nella convinzione che la ricerca possa rappresentare anche uno strumento di motivazione per questo fondamentale settore della medicina: Primary care is the foundation of the health care system and a case driver of population health (Kueper JK et al. Why is Primary Care Different? Considerations for Machine Learning Development with Electronic Medical Record Data. NEJM AI, vol 2, n. 5, pubblicato online 2 aprile 2025); McAuliffe CG. There is No Substitute for  Primary Care Physicians: A Response to the Association of American Medical Colleges’ Workforce Model. Ann. Int. Med. 178, 590-91, 2025.

Vantaggi della App Libretto della Salute nella versione definitiva della fase 1

  1. Il paziente può fornire al medico curante e ad ogni altro medico che lui voglia interpellare “La mia storia personale”, compilata con accuratezza e completezza, comprensiva di epicrisi (sintesi) ordinata per importanza clinica (AI generativa? o semplice ordinamento). Si risparmia tempo medico e ripetizione multipla di indagini diagnostiche.

2.   Prevenzione o ritardo della comparsa clinica della malattia o del peggioramento del rischio tramite incoraggiamento

a cambiare gli stili di vita non salutari (fumo, alcol, cibi molto processati, sedentarietà che da soli rappresentano il 60%

circa delle cause di morte prematura. Promozione della Salute e Prevenzione Primaria a basso costo.

3. Stratificazione dei rischi che consente di:

a) definire la priorità dell’intervento medico (precedenza per i rischi più gravi e urgenti)

b) trasferire questa informazione al Fascicolo Sanitario Elettronico in modo da aggiornare anche la storia del paziente

(e altri dati clinici).

c) costruire un longitudinale per verificare l’andamento clinico del rischio o della manifestazione clinica di patologia.

Milano, 23 maggio 2025

     

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