COMUNICATO FONDAZIONE IL SANGUE

01/03/2023

testo di prova n 3

 

Sottotitolo test

testo di prova 3

Parteciapanti:  

    Teleprevenzione cardiovascolare  secondaria

     (teleprevenzione CV)

     

    Fondazione Il Sangue. Gruppo di lavoro – Riunione 11 gennaio 2023. Comunicazione riservata ai componenti da non divulgare

    Di seguito alcune idee per la realizzazione di servizi sanitari che oggi non sono disponibili e che potrebbero essere molto utili alla popolazione.

    1. Teleprevenzione cardiovascolare secondaria

    Tra i suoi vantaggi, la digitalizzazione in sanità possiede anche quello di colmare alcune lacune di servizio ai pazienti. In particolare consente di monitorare alcuni parametri essenziali nei pazienti che a seguito di un accidente cardiovascolare maggiore (infarto miocardico, ictus, scompenso acuto di cuore, fibrillazione atriale, ecc) vengono dimessi dopo il primo episodio ma non vengono poi assiduamente monitorati (per pressione arteriosa, ritmo e frequenza del cuore, massa ematica circolante, saturazione di ossigeno, caratteristiche del respiro, ecc)  e curati a domicilio così da assicurare che non si ripresentino o non vengano corrette quelle anormalità che sappiamo contribuire alla recidiva della patologia. In questi pazienti ipotizziamo che il monitoraggio settimanale o mensile, e un automatico segnale di allerta quando i parametri suddetti escono dai limiti prefissati, consenta al paziente o suoi designati di rivolgersi al medico per correggerli e quindi di prevenire il ripresentarsi della patologia acuta (teleprevenzione cardiovascolare secondaria). La definizione dei parametri, dei loro limiti di tolleranza e la scelta dei relativi sensori, con la successiva sperimentazione dell’ipotesi in oggetto e dei relativi costi e benefici, costituisce una ricerca che rientra nei temi del PNRR in:

    • M6C1- Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, finanziata con 4 miliardi di Euro (iniziative finalizzate a trasformare il domicilio del paziente nel primo luogo di cura) e
    • M6C2 – Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.

    La ricerca in oggetto si adatta molto bene agli IRCCS dopo la pubblicazione del D Lgs N. 200 del 23/12/2022 (Riforma degli IRCCS – Articoli 4 e 7):

    Articolo 4

    Sperimentazione modelli di innovazione nell’area tematica

    Potenziamento della rete nell’area tematica con trials e pubblicazione indipendente (non sponsorizzata)

    Importante ricaduta sulla salute della popolazione che va sempre misurata (5bis)

    Sviluppo di imprese start-up.

    Articolo 7. I partecipanti devono dimostrare di saper lavorare in rete e le sperimentazioni cliniche devono essere no profit

    (Vedi D Lgs allegato)

     

    1. Rete territoriale di assistenza sociosanitaria

    Un secondo aspetto che ci piacerebbe affrontare è quello di avviare una start-up o altra impresa territoriale che potrebbe essere di grande interesse per le persone più fragili e malate residenti al loro domicilio. Ecco di seguito lo schema: a) Infermeria di quartiere (o custode sociosanitario) Un’Infermeria presidia il quartiere per svolgere attività pertinenti (iniezioni, valutazione polso, pressione, respiro ma anche condizioni cognitive e ambientali, ecc) a richiesta o in modo proattivo visitando a domicilio i pazienti più impegnati.

    1. b) L’infermiere è collegato in rete a una cooperativa di medici attivi che si recano a domicilio, e al medico di medicina generale cui sottoporre le iniziative prima di intervenire. Tale cooperativa e il medico di medicina generale sono appoggiati a un grande Policlinico dove può avere sede anche la centrale di monitoraggio automatico di cui al punto precedente, nonché reparti di ricovero e la reperibilità di super specialisti per accertamenti ulteriori, second opinion, indagini strumentali, eccetera.

    Per il momento sembra opportuno mantenere questa rete sociosanitaria nell’ambito del privato o privato assicurato e a costi contenuti date le difficoltà per l’attuale servizio sanitario nazionale di attivare nuovi servizi. La valutazione dei costi e benefici del sistema sanitario integrato (Infermeria, cooperativa medici a domicilio, medico di base, ospedale di riferimento, cooperativa di servizi sociali e RSA) sarebbe un buon esempio di sperimentazione di interesse anche pubblico (regione) oltre che privato.

    INFERMERIA DI QUARTIERE

     

    Medici a domicilio

    Medico di base che autorizza

    Cooperativa servizi sociali

     

    Ospedale di riferimento

     

    (Centrale automatica di monitoraggio, second opinion, approfondimenti diagnostici aggiuntivi, ricoveri)

     

    Riabilitazione o

    RSA

     

    1. Centro omnicomprensivo per diabete (walk-in center per diabetici)
    • è dotato di tutti gli specialisti utili al paziente diabetico contemporaneamente presenti o reperibili
    • è collocato presso un Ospedale così da usufruire di tutti i servizi di diagnosi e cura
    • è aperto dalle 8 alle 12 ore a giorno, 6 giorni su 7, senza prenotazione. Potrebbe essere un ulteriore progetto IRCCS per il PNRR e rientra nella logica organizzativa dei Centri superspecialistici territoriali ad accesso diretto (walk-in centers).

    Milano, 11 gennaio 2023

    TELEPREVENZIONE
    Fondazione Il Sangue
    Via Lentasio, 7 – 20122 Milano
    BOZZA

    PROGETTO
    DI TELEPREVENZIONE CARDIOVASCOLARE SECONDARIA
    (TELEPREVENZIONE CV)

    Fondazione Il Sangue. Gruppo di lavoro – Riunione 11 gennaio 2023. Comunicazione riservata ai componenti da non divulgare
    Di seguito alcune idee per la realizzazione di servizi sanitari che oggi non sono disponibili e che potrebbero essere molto utili alla popolazione.
    1. Teleprevenzione cardiovascolare secondaria
    Tra i suoi vantaggi, la digitalizzazione in sanità possiede anche quello di colmare alcune lacune di servizio ai pazienti. In particolare consente di monitorare alcuni parametri essenziali nei pazienti che a seguito di un accidente cardiovascolare maggiore (infarto miocardico, ictus, scompenso acuto di cuore, fibrillazione atriale, ecc) vengono dimessi dopo il primo episodio ma non vengono poi assiduamente monitorati (per pressione arteriosa, ritmo e frequenza del cuore, massa ematica circolante, saturazione di ossigeno, caratteristiche del respiro, ecc) e curati a domicilio così da assicurare che non si ripresentino o non vengano corrette quelle anormalità che sappiamo contribuire alla recidiva della patologia. In questi pazienti ipotizziamo che il monitoraggio settimanale o mensile, e un automatico segnale di allerta quando i parametri suddetti escono dai limiti prefissati, consenta al paziente o suoi designati di rivolgersi al medico per correggerli e quindi di prevenire il ripresentarsi della patologia acuta (teleprevenzione cardiovascolare secondaria). La definizione dei parametri, dei loro limiti di tolleranza e la scelta dei relativi sensori, con la successiva sperimentazione dell’ipotesi in oggetto e dei relativi costi e benefici, costituisce una ricerca che rientra nei temi del PNRR in:
    – M6C1- Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, finanziata con 4 miliardi di Euro (iniziative finalizzate a trasformare il domicilio del paziente nel primo luogo di cura) e
    – M6C2 – Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.
    La ricerca in oggetto si adatta molto bene agli IRCCS dopo la pubblicazione del D Lgs N. 200 del 23/12/2022 (Riforma degli IRCCS – Articoli 4 e 7):
    Articolo 4
    Sperimentazione modelli di innovazione nell’area tematica
    Potenziamento della rete nell’area tematica con trials e pubblicazione indipendente (non sponsorizzata)
    Importante ricaduta sulla salute della popolazione che va sempre misurata (5bis)
    Sviluppo di imprese start-up.
    Articolo 7. I partecipanti devono dimostrare di saper lavorare in rete e le sperimentazioni cliniche devono essere no profit
    (Vedi D Lgs allegato)

    2. Rete territoriale di assistenza sociosanitaria
    Un secondo aspetto che ci piacerebbe affrontare è quello di avviare una start-up o altra impresa territoriale che potrebbe essere di grande interesse per le persone più fragili e malate residenti al loro domicilio. Ecco di seguito lo schema: a) Infermeria di quartiere (o custode sociosanitario) Un’Infermeria presidia il quartiere per svolgere attività pertinenti (iniezioni, valutazione polso, pressione, respiro ma anche condizioni cognitive e ambientali, ecc) a richiesta o in modo proattivo visitando a domicilio i pazienti più impegnati.
    b) L’infermiere è collegato in rete a una cooperativa di medici attivi che si recano a domicilio, e al medico di medicina generale cui sottoporre le iniziative prima di intervenire. Tale cooperativa e il medico di medicina generale sono appoggiati a un grande Policlinico dove può avere sede anche la centrale di monitoraggio automatico di cui al punto precedente, nonché reparti di ricovero e la reperibilità di super specialisti per accertamenti ulteriori, second opinion, indagini strumentali, eccetera.
    Per il momento sembra opportuno mantenere questa rete sociosanitaria nell’ambito del privato o privato assicurato e a costi contenuti date le difficoltà per l’attuale servizio sanitario nazionale di attivare nuovi servizi. La valutazione dei costi e benefici del sistema sanitario integrato (Infermeria, cooperativa medici a domicilio, medico di base, ospedale di riferimento, cooperativa di servizi sociali e RSA) sarebbe un buon esempio di sperimentazione di interesse anche pubblico (regione) oltre che privato.
    INFERMERIA DI QUARTIERE

    Medici a domicilio Medico di base che autorizza Cooperativa servizi sociali

    Ospedale di riferimento

    (Centrale automatica di monitoraggio, second opinion, approfondimenti diagnostici aggiuntivi, ricoveri)
    Riabilitazione o
    RSA

    3. Centro omnicomprensivo per diabete (walk-in center per diabetici)
    – è dotato di tutti gli specialisti utili al paziente diabetico contemporaneamente presenti o reperibili
    – è collocato presso un Ospedale così da usufruire di tutti i servizi di diagnosi e cura
    – è aperto dalle 8 alle 12 ore a giorno, 6 giorni su 7, senza prenotazione. Potrebbe essere un ulteriore progetto IRCCS per il PNRR e rientra nella logica organizzativa dei Centri superspecialistici territoriali ad accesso diretto (walk-in centers).
    Milano, 11 gennaio 2023